Eremita: suggerisce di non farsi demoralizzare si è sulla strada giusta anche se possono esserci dei ritardi..in amore relazione cn persona chiusa o tnt dedita al lavoro.nel lavoro sacrifici o fatica.
- eva88cartomante
- 27 dic 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 13 ore fa
Per alcuni l'Eremita rappresenta (tradizionalmente) la cautela e la prudenza (Eliphas Lévi ed altri) ma nell'osservazione della IX carta degli Arcani Maggiori nulla indica tali caratteristiche e certamente il “buio” non comporta per l'Eremita né incertezza né timore visto che l'allontanarsi dalle “luci comuni dei luoghi comuni” (le verità superficiali) è il presupposto stesso all'essere Eremita. L'Eremita quindi indica la ricerca mirata e la filosofia analitica attraverso l'attenta osservazione cosciente. Per Wirth è l'esperienza. È colui che da solo cerca la conoscenza e il sapere.
È dunque Il saggio, lo studioso o ancor meglio il "filosofo delle verità" celate nelle profondità (oltre le superficialità apparenti e dei saperi solo “meccanicistici”) e indica indirettamente anche lo Stato di Consapevolezza. Come tutti gli Arcani, il significato cambia non solo in base alla soluzione assunta nel gioco ma anche in base al verso in cui la carta compare: se dritta o rovesciata. Ad ogni modo si tratta di una carta molto lunga sia nel presentarsi che nel suo perdurare nel tempo, gli eventi preconizzati dall'Eremita potrebbero arrivare fino a sei mesi dal consulto e perdurare molto di più.
Carta dritta
L'Eremita è una carta che dice del dover "procedere" attraverso una propria (nuova) ricerca e al di la dei "solchi" dei "luoghi comuni" o del proprio "obsoleto" sapere (punti di riferimento). Viene richiesto, per procedere oltre di saper-poter accedere a nuove Logiche interpretative della realtà e di se stessi nel mondo per rinascere. Indica anche che ciò può essere fatto solo attraverso una nuova scoperta della simbiosi con la "Fiamma-Fuoco" primordiale che corrisponde ad un allineamento dell'io (psicologico) alla propria Anima. Nel Buddismo sarebbe rappresentato come la fase di “apprendimento” per poter procedere oltre a Maya.
Anche se lento, l'Eremita si muove, in modo sicuro e prudente, si tratta quindi di un cambiamento, di una fase di gestazione prima di raggiungere qualcosa di concreto e destinato a durare. Al consultante viene chiesta perseveranza e pazienza, fiducia e ricerca, con la promessa di un buon risultato che anche se sembra lontano è molto più che raggiungibile. Suggerisce di non farsi demoralizzare e di resistere, perché le forze dell'universo sono dalla sua parte.[1] Sono assicurati aiuti e buoni consigli, e una forte protezione, e ancora assicura che si è sulla giusta via. Simboleggia un ottimo legame con il proprio inconscio e la capacità di interpretare i sogni.
In amore l'eremita può simboleggiare una riscoperta della sessualità e di tutte le emozioni a essa legate, oppure un amore più spirituale che erotico; una forte intesa destinata a durare. Il più delle volte l'Arcano annuncia un periodo di solitudine, teso però a grandi sviluppi a venire e alla necessità di ritrovare se stessi.
Sul lavoro invece assicura buone riuscite, ma enfatizza la necessità di perseverare nel tempo e costruire passo dopo passo, anche quando tutto sembra immobile e impossibile. Si invita a perseverare con forza e dedizione.
Nelle letture in cui l'Arcano raffigura una persona, si tratta spesso di una persona anziana oppure molto saggia che ha raggiunto un elevato livello spirituale. Molto spesso si tratta di una persona che arriva per aiutare, benevola e ben disposta; ancora più spesso si tratta di un membro della famiglia di sesso maschile, più grande del consultante, come il padre, il nonno o addirittura un antenato.
Carta rovesciata
È una carta che, indica "superficialità” e “dipendenza" a riferimenti personali obsoleti (per la propria crescita evolutiva...), a riferimenti "mai realmente analizzati-interpretati" (= luoghi comuni) che sono una vera e propria "prigione" (psicologica) dalla quale bisogna (necessariamente) uscire. Indica quindi anche egoismo ed egocentrismo.




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